Military Wives, la recensione della commedia che somiglia (un po' troppo) a Sister Act

Kristin Scott Thomas regge la pellicola quasi da sola. La prima parte del film è gradevolissima, poi la svolta troppo facile e smielata rovina un po' tutto
Military Wives, la recensione della commedia che somiglia (un po' troppo) a Sister Act
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Prendete Full Monthy, aggiungeteci un pizzico (forse anche qualcosa in più) di Sister Act e il gioco è fatto: alzate il coperchio e ci troverete dentro Military Wives, la nuova, divertente commedia di Peter Cattaneo. Questo film dimostra come prendere spunto da pellicole di successo del passato non è reato, basta aggiungerci una dose di originalità che qui non manca. Certo, non stiamo parlando di un capolavoro come i due predecessori ma questo film corale convince soprattutto nella prima parte, quando lascia un gradevolissimo sapore di commedia genuina nella testa dello spettatore.

Ispirato a una storia realmente accaduta, Military Wives è il racconto - come suggesisce il titolo - delle mogli che affrontano il dolore e l'angosciosa attesa dei mariti in guerra tirando su un coro. E' un gruppo di donne molto diverse tra loro, accomunate da uno stile di vita molto simile, tutte 'rinchiuse' all'interno di una base militare. In questo film si parla di guerra senza ricorrere a sparatorie, inseguimenti o combattimenti. Il tema viene visto da altri occhi, lontani dal terreno di scontro ma non per questo più sereni. La prospettiva cambia ma l'angoscia di chi è costretto a vivere una perenne e logorante attesa a migliaia di chilometri dalla persona amata rimane.

Kristin Scott Thomas interpreta (splendidamente) la leader di questo gruppo di donne che trovano nel canto il modo migliore per non fermarsi troppo tempo a pensare ai mariti lontani e in pericolo. Accanto a Kate (la Scott Thomas, appunto) c'è un'altra donna forte, ovvero Lisa (Sharon Horgan), anch'essa con un carattere scontroso ma benvoluto dalle altre moglie.

Lo scontro tra le due leader è uno dei temi principali del film. L'altro è il modo sempre originale e imprevedibile con il quale questo gruppo di mogli cerca di far passare i giorni. A dominare la scena è sicuramente il talento smisurato della Scott Thonas, ancora una volta protagonista di una prova maiuscola. E' lei a reggere sulle spalle una buona parte del film che nella seconda parte prende colpevolmente una strada fin troppo facile e smielata. Un peccato perché la prima ora di pellicola risulta veramente gradevole e coinvolgente.


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