Wrestlove - L'amore combattuto, la recensione del film

Abbiamo visto (e amato) la pellicola di Cristiano Di Felice che racconta per la primna volta il wrestling in Italia
Wrestlove - L'amore combattuto, la recensione del film
Simone Zizzari
2 min

Emozionante, coinvolgente, originale. Sono le prime qualità che vengono in mente guardando Wrestlove - L'amore combattuto, il primo documentario sul wrestling in Italia partito dal Sulmona International Film Festival e pronto a conquistare a penisola intera. La pellicola di Cristiano Di Felice, ambientata nella terra d'Abruzzo, racconta la storia di Monica e Karim, la prima coppia Italiana di wrestler negli Stati Uniti. Il loro percorso è di quelli che difficilmente si dimenticano. Partiamo da Miss Monica, nome d’arte di Monica Passeri – 24 anni – che da Caprara si è trasferita giovanissima in Missouri insieme al suo compagno Karim Bartoli, anche lui wrestler professionista che si fa chiamare Karim Brigante – 25 anni, romano, ma abruzzese d’adozione anche lui.

I due hanno frequentato a Troy la più importante accademia di Wrestling che gli ha permesso di entrare prima nella World League Wrestling e poi nel grande baraccone della WWE. I due, coppia sul lavoro e nella vita sono 'devoti' a Bruno Sammartino – “The Living Legend”, un’icona del wrestling americano – nativo di Pizzoferrato, altra città abruzzese. Nel documentario raccontano la loro vita con continui ritorni in Italia per effettuare visite e controlli sanitari, dai costi elevatissimi dall'altra parte dell'Oceano.

Nella pellicola di Di Felice si utilizzano i due campioni per affrontare tantissimi temi, dalle difficoltà di una generazione incapace di scendere a compromessi all'inseguimento di un sogno che diventa quasi un'ossessione. La parabola sportiva si affianca al percorso umano e sentimentale dei due protagonisti che raccontano se stessi senza filti o falsità. Di Felice è bravo a focalizzarsi sull'umanità dei due wrestler e sulla loro grande passione che riversano in tutto quello che fanno. Il profotto finale è di qualità, un documentario forte, sincero e onesto. Un qualcosa che ai giorni nostri non è affatto semplice trovare in giro. 


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