Esport: Nintendo presente con Super Smash Bros Ultimate

Nintendo si candida seriamente a protagonista dell'esport mondiale: l'Ultimate European Smash Ball Cup ne è stato l'esempio concreto.
Esport: Nintendo presente con Super Smash Bros Ultimate
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Lo spettacolo che è andato in scena al Beuers van Berlage nel pieno centro storico di Amsterdam è uno dei primi esperimenti firmati Nintendo negli eventi esport. A marzo fu Splatoon 2 il protagonista, mentre il 4 e 5 maggio è stato il turno di Super Smash Bros Ultimate, il più recente titolo Nintendo che ha di fatto sostituito il vecchio Super Smash Bros Melee, da sempre uno dei picchiaduro più apprezzati dalla comunità di videogiocatori. In generale il 2019 è il primo anno in cui Nintendo ha deciso di investire in prima persona nella propria scena competitiva, prendendo il timone degli eventi la cui organizzazione e realizzazione era, fino a questo momento, compito di terzi.

Ultimate Smash Ball Cup. Nintendo ha proposto uno formato differente da quello solitamente utilizzato nei picchiaduro, presentando una competizione, distribuita a livello mondiale ma per regioni competitive, a squadre composte da tre. Nella regione europea si sono svolte le qualifiche in ogni nazione, Italia compresa, con i vincitori qualificati per l’European Smash Ball Cup. A loro volta, i vincitori del torneo europeo conquistano l’accesso al mondiale che si disputerà a inizio giugno a Los Angeles in occasione dell’E3.

Cacciatori di premi

Per l’Italia si sono qualificati i “Cacciatori di Premi”, composti da “Fake” Carmine Lombardi, “Sim-max” Simone De Paola, “G-danzee” Giulio Centrone e “Genarog” Federico Baratta come riserva. Da campioni italiani hanno raggiunto Amsterdam per sfidare i vincitori delle altre nazioni. Sfortunati nel sorteggio, inseriti contro Germania e Regno Unito, due delle tre squadre favorite del torneo, gli azzurri sottolineano come nell’eliminazione già al girone abbia giocato un ruolo fondamentale la mancanza di esperienza internazionale:

“I nostri avversari non hanno abilità meccaniche incredibilmente sopra le nostre. Più semplicemente vantano un’esperienza ai tornei europei maggiore rispetto alla nostra. Più tornei, infatti, significa più possibilità di confronto, più allenamento nella gestione della pressione nei momenti chiave della partita.”

Una piccola consolazione arriva dai risultati finali nel torneo delle nostre avversarie. Il Regno Unito, avanti 2-0, ha quasi eliminato la Francia ai quarti di finale. Compito toccato poi alla Germania che ha conquistato il trofeo sui transalpini favoriti numero uno.

“Il nostro obiettivo era quello di passare il girone ma possiamo dire che, col senno di poi su come sia terminato il torneo, possiamo realmente dire di essere stati sfortunati nel sorteggio del girone. Avessimo trovato squadre come il Portogallo o la Svizzera avremmo sicuramente avuto qualche chance in più di passare il turno.”

Location

Il formato competitivo. I tornei di Super Smash Bros Ultimate sono sempre stati pensati per l’uno contro uno ma Nintendo, come anticipato, ha voluto stravolgere questa abitudine portano un formato a squadre molto particolare e interessante, presentato come un primo esperimento suscettibile di modifiche. Ogni partita si svolge alla meglio delle cinque partendo dal due contro due. Poi tre game consecutivi di uno contro uno in cui i giocatori non possono utilizzare i personaggi già precedentemente scelti, obbligando di fatto i player a una scelta strategica nell’ordine di utilizzo. Non solo pura meccanica, quindi: Nintendo in un certo senso forza la mano nello spingere i giocatori a compiere scelte di squadra. Infine, qualora si arrivi sul 2-2, l’ultimo match è un tre contro tre in differita: si parte sempre con un 1v1 ma, eliminato il personaggio di un giocatore, subentra quello del secondo giocatore in ordine di scelta.

Una novità che ha fatto discutere più di tutto è stata l’inserimento della Smash Ball all’interno del torneo. Una palla luminosa, per chi non conoscesse il gioco, che aggiunge casualità alla competizione, essendo del tutto randomica la probabilità che vada in mano a uno o all’altro giocatore, conferendo abilità bonus. Una sorta di strumento equilibrante che dovrebbe consentire a chi sta perdendo di recuperare terreno, qualora riuscisse a entrarne in possesso. Il punto è che nell’usuale formato competitivo la Ball non è utilizzata né consentita, motivo per cui molti giocatori hanno storto il naso nel vederla attivata per il torneo. Eppure, da spettatore, è impossibile non sottolineare quanto la Smash Ball conferisca enorme spettacolarità all’incontro, causando ribaltamenti di fronte improvvisi e risultati impensabili.

Germania vince

Buona la prima. Con questo primo circuito competitivo, Nintendo ha dimostrato di essere una seria contendente ai grandi eventi esport che già conosciamo su altri titoli. La produzione, l’organizzazione e la location non hanno assolutamente nulla da invidiare a quanto è stato realizzato da altri brand. L’arena centrale rialzata, i megaschermi, il contatto quasi diretto con il pubblico e gli appassionati sono tutti dettagli che dimostrano quanto Nintendo abbia studiato attentamente gli eventi passati, riuscendo nell’impresa di proporre un prodotto più che apprezzato al primo tentativo. Gli occhi di tutti erano puntati su Nintendo che si candida adesso a un ruolo da protagonista nell’esport mondiale.

Servizio a cura di GEC - Giochi Elettronici Competitivi


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