Marvel’s Avengers a Lucca Comics & Games 2019, provata la demo esclusiva

Presso la Zecca di Lucca abbiamo potuto provare una demo inedita del prossimo titolo di Crystal Dynamics, nonché intervistare Scot Amos, Executive Producer della casa di sviluppo.
Marvel’s Avengers a Lucca Comics & Games 2019, provata la demo esclusiva
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Si è da poco conclusa l’ultima edizione di Lucca Comics & Games, dove da ormai diversi anni ad essere protagonisti non sono solo fumetti, giochi da tavolo e affini, ma anche i videogiochi. Quest’anno l’elemento videoludico si è concentrato in modo particolare sugli esports, ai quali sono stati dedicati diversi padiglioni in cui si sono svolti tornei e campionati. Tra i principali protagonisti di questa sezione, abbiamo trovato League of Legends, Quake, Brawl Stars e Fortnite. Cionondimeno, ampi spazi sono stati destinati a ospitare altri prodotti, tra cui Marvel’s Avengers, il prossimo titolo sviluppato da Crystal Dynamics e Eidos Montreal e pubblicato da Square Enix. Il videogioco è previsto in uscita il 15 Maggio 2020 per PC, Google Stadia, PS4 e Xbox One; tuttavia, gli sviluppatori hanno reso pubblica una demo, che era possibile provare già a Milan Games Week. Presso il sotterraneo della Zecca di Lucca, è stato quest’anno allestito, per tutta la durata di Lucca Comics, uno stand in cui era nuovamente possibile giocare questa corposa versione di prova, che permette di vivere in prima persona la sezione iniziale del gioco.

Ci siamo dunque recati al festival per provare la suddetta demo, ma non solo; abbiamo anche avuto l’occasione di provarne un’altra, questa volta inedita, incentrata prevalentemente sul gameplay, e di intervistare un ospite d’eccezione: Scot Amos, Executive Producer di Crystal Dynamics. Lo studio di sviluppo, già impegnato nella serie di Tomb Raider e nel suo recente apprezzato reboot, si è lanciato in questo impegnativo progetto a tema superoistico, sul quale abbiamo dunque avuto modo di parlare più approfonditamente proprio con Amos. Vogliamo perciò riportarvi, nell’ordine, sia le nostre impressioni sulle demo giocabili, sia il contenuto della nostra intervista.

L’”A-Day”, tra spettacolarità e dinamismo. Nonostante la demo che contiene l’intera prima missione del gioco, ovvero il cosiddetto “A-Day”, sia già nota, ci sembra comunque opportuno descrivervi la nostra esperienza, specialmente a vantaggio di chi non ha potuto provarla. Questa versione di prova racconta appunto i fatti che scatenano gli eventi oggetto di Marvel’s Avengers, cioè alla disgregazione degli Avengers e all’introduzione di Kamala Khan, aka Ms. Marvel, di cui vi parleremo meglio successivamente. Lo stile del gioco viene messo in chiaro fin da subito: il comparto tecnico è invidiabile, in quanto nonostante una grafica eccelsa, i numerosi effetti particellari e il dinamismo generale dell’ambientazione e del gameplay, il frame rate non ha dato segni di cedimento. Particolarmente apprezzabili abbiamo trovato le transizioni tra fasi di gameplay vero o proprio a scene narrative, che avvengono senza rallentamenti o caricamenti. Il risultato è uno splendido flusso di eventi, frenetico e scorrevole, che ha fatto trascorrere quei circa quindici minuti come fossero cinque. La sensazione è quella di trovarsi all’interno di un film, o di un fumetto, non da spettatori esterni quanto da attori che svolgono la propria parte.

Lo stile “cinematografico” della narrazione è sicuramente legato al fatto che si tratta del prologo, ma è plausibile che anche le missioni principali successive manterranno un impianto simile; tutto ciò, tuttavia, senza trascurare il gameplay. Esso, nonostante almeno inizialmente (trattandosi anche di un tutorial) non metta mai in difficoltà il giocatore, lascia trasparire la necessità di concentrazione e impegno per essere padroneggiato. E ciò ancor di più considerando che potremo impersonare ben sei supereroi diversi, ciascuno con i propri poteri e abilità peculiari. Ogni personaggio si distingue nettamente dagli altri, e si presta a stili di combattimento molto diversi. Da questo punto di vista, crediamo che difficilmente il giocatore si annoierà, considerando anche tutte le diverse mosse e combinazioni di esse realizzabili con ciascun Vendicatore.

Badate bene, il gameplay di Marvel’s Avengers non ha praticamente nulla di innovativo, se non proprio la varietà. Gli elementi che lo compongono, infatti, sono evidentemente tratti da altri titoli che hanno segnato il genere action-adventure negli ultimi anni (come God of War o Batman Arkham, per citare i principali). Nondimeno, essi sono amalgamati e si adattano così bene ai vari Avenger, che giocare nei panni di Vedova Nera, Hulk, Iron Man, Capitan America, Thor e, in seguito, Kamala Khan, sarà estremamente divertente. Tutto questo, unito a una narrativa sapiente, appresta potenzialmente decine e decine di ore di gioco, senza che il giocatore se ne stanchi.

Terminata la demo, è stato mostrato anche un breve video che anticipa alcuni elementi fondamentali della struttura centrale del titolo. Sarà presente una componente di progressione, con alberi delle abilità da un lato, e equipaggiamento via via di livello crescente dall’altro. Inoltre, senza dilungarci eccessivamente, i vari eroi saranno altamente personalizzabili anche dal punto di vista estetico, in quanto si potranno sbloccare e far equipaggiare agli Avenger numerosi costumi, tratti dalle opere a loro dedicati.

La “new entry”, Kamala Khan, in azione sul campo. La demo esclusiva per la stampa, con protagonista Ms. Marvel, alias Kamala Khan, al contrario della precedente era incentrata esclusivamente sul gameplay. Essa consiste in una sfida, strutturata in quindici stage, con orde di nemici robotici da sconfiggere. Il primo livello presenta una difficoltà bassa, via via crescente per arrivare infine ad affrontare un vero e proprio “miniboss”. Il tutto si svolgeva in un’ambientazione asettica, una sorta di stanza d’allenamento bianca con alcune pedane rialzate (che introducevano un gradito elemento di verticalità). Innanzitutto, la varietà dei nemici ci ha lasciato speranzosi sul gioco finale: attacchi a corpo a corpo o a distanza, ad area o con proiettili, esplosivi, stordenti o addirittura velenosi. Alcuni nemici portavano persino uno scudo, impenetrabile se non con uno specifico attacco di sfondamento. Insomma, ce n’è per tutti i gusti, e questo ci costringerà a elaborare di volta in volta tattiche efficaci, decidendo chi eliminare prima, come posizionarci, quando e quale tipo di abilità usare e così via.

Kamala Khan, il personaggio da noi utilizzato, si è rivelato senza dubbio estremamente divertente da giocare, nonché versatile a seconda delle situazioni. I suoi poteri,che consistono essenzialmente nel modificare a piacimento le proporzioni delle proprie parti del corpo (fino a diventare gigante), si articolano in modo molto complesso, in quanto le combo che possiamo realizzare sono davvero varie. A istruirci sui comandi c’era nientemeno che Scot Amos in persona, che nel frattempo ha risposto alle nostre domande. Egli stesso ci ha rivelato che la Kamala che stavamo utilizzando nella demo aveva già sbloccato molte delle proprie abilità speciali, ma non ancora tutte! Inoltre, abbiamo notato come alcune di esse, come l’abilità di cura, sono utili non soltanto per il single player, ma anche per il multiplayer cooperativo, che come confermato sarà presente in Marvel’s Avengers.

Il bilancio finale, in conclusione, è molto positivo; le peculiarità del supereroe sembrano sfruttate a dovere, e la varietà dei combattimenti è davvero sostanziosa: non mentiamo dicendo che in quindici minuti di gameplay ininterrotto abbiamo ripetuto la stessa combo massimo due o tre volte.

La nostra intervista con Scot Amos. Infine, ecco il contenuto della conversazione che abbiamo avuto con il produttore esecutivo. Premettiamo che essa si è svolta in lingua inglese, e che riportiamo qui la sua versione tradotta in modo che sia più fedele possibile all’originale.

Abbiamo visto come abbiate introdotto, in un titolo come Marvel’s Avengers, un personaggio che non è molto conosciuto, anche perché mai visto al cinema, ovvero Kamala Khan. Per questa ragione, ci siamo chiesti quanto effettivamente il successo dei supereroi Marvel, specialmente al cinema, vi ha influenzati nella creazione del gioco.

Lo sviluppo di Marvel’s Avengers è cominciato ormai diverso tempo fa, quando i film stavano già uscendo, ma non erano ancora esplosi come ora; anche se l’annuncio ufficiale risale al 2017. Quindi, se si guarda indietro a quando abbiamo cominciato questo progetto, la prima cosa che volevamo fare era raccontare una storia epica, con uno spirito “umano”, che era poi la stessa cosa che abbiamo fatto con il personaggio di Lara Croft e la sua trilogia nel 2013. Perciò abbiamo fatto la stessa cosa con Marvel all’inizio, e abbiamo detto: “Tutti conoscono questi eroi, e diverse versioni di essi, dai fumetti, dai programmi TV, dai film”.

Da questo abbiamo tratto l’ispirazione per chiederci come fare qualcosa di nuovo, ma che mantenga un senso di familiarità. Iron Man, Thor, Hulk: questi sono tutti personaggi noti, che hanno alle spalle ottant’anni di storia Marvel; questi eroi sono in giro da un bel po’! Certo, il MCU ha fatto un ottimo lavoro nel farli conoscere a milioni di persone negli ultimi anni - molte persone non sapevano chi fosse Hulk, e ora lo sanno, si mettono sue T-shirt e si travestono da lui per Halloween!

Questo è fantastico per noi: significa che ora più che mai le persone conoscono questi eroi. Quindi, volevamo creare quell’elemento familiare, che facesse dire: “Ho visto questi eroi, ora posso essere questi eroi." Questa era una fantasia per noi molto importante da realizzare; ma Kamala è un personaggio tutto nuovo, è nell’universo Marvel da soli cinque anni, è un volto ancora “fresco”. Tuttavia, ha una grande personalità, è esuberante, ama lottare per la giustizia ed è un’unificatrice, cioè ama unire le persone. Ed è una fan degli Avengers, come tutti noi; scrive fan fiction su di loro, le piace celebrarli; per questo è una personalità in cui è facile rivedersi. Abbiamo l’occasione di raccontare la sua storia, e di vedere gli altri Avenger attraverso il suo punto di vista nella sua linea narrativa; perciò reintroduce gli eroi nel nostro mondo, come faremmo noi.

Avete avuto problemi con il responso di molti fan degli Avengers divenuti tali a causa del fenomeno MCU, e quindi affezionati a determinate loro versioni e a determinati volti? Lo avevate preso in considerazione prima dell’annuncio? E come lo avete gestito?

Sì. Sin dall’inizio volevamo creare il nostro mondo, e i nostri Avengers, con le nostre storie. Per farlo, abbiamo dovuto guardarli e chiederci quale fosse la nostra versione di essi. Abbiamo dovuto cioè reimmaginarli attraverso una sorta di “lente di cristallo”, molto similmente a ciò che abbiamo fatto con Lara Croft nel 2013. Conoscevamo già Lara Croft, avevamo già fatto molti giochi su di lei, ma volevamo reinventarla in un altro modo, creare un diverso tipo di eroe. E allora abbiamo riscontrato il malcontento di molti fan, che dicevano: “Questa non è la mia Lara Croft! Non ha le sue due pistole, le sue trecce, i suoi pantaloncini."

Sono stati molto aggressivi! Ma non appena hanno cominciato a giocare nei suoi panni, a vedere quale fosse la sua storia, hanno cambiato idea. Questo ha richiesto cinque, sei mesi, come con Marvel’s Avengers. Da quando li abbiamo mostrati a E3 a ora, la persone hanno iniziato a chiedersi: “Cosa posso fare con loro? Come posso personalizzarli e creare la mia versione?”. È esattamente ciò che vogliamo. È un po’ come quando cambi l’interprete di James Bond (che ora è Daniel Craig), o di Batman. I fan hanno bisogno di un po’ di tempo per abituarsi all’idea; hanno bisogno di vederli, di sentirli in quanto giocatori, prima di poter credere in loro. E lo capisco! Abbiamo già avuto a che fare con questo con Lara, all’inizio le persone si chiedono chi siano questi personaggi, ma più i fan hanno modo di conoscere questi eroi (ad esempio scoprendo che possono vestire Hulk in versione Joe Fixit, o Thor in versione Re di Asgard), iniziano a realizzare che questi sono i loro eroi.

A questo proposito, immagino abbiate direttamente consultato, per esempio, autori Marvel?

Ovviamente! Li vediamo ogni settimana, vengono ai nostri studi, proviamo il gioco insieme, parliamo praticamente ogni giorno. C’è uno scambio costante. Bill Rosemann, ad esempio, che è incaricato di curare i giochi Marvel, ha alle spalle 26 anni alla Marvel, perciò conosce gli eroi davvero bene. E conosce molto bene anche i fan. Hanno fatto un gran lavoro, negli ultimi anni, nel far innamorare sempre più persone dei propri eroi. Per questo ci fidiamo, e li vediamo come una sorta di faro per assicurarci che i fan amino la nostra versione degli Avengers come hanno amato le altre. La stessa Marvel ripone molta fiducia in noi, perciò siamo molto determinati a non deluderli.

[ATTENZIONE! LA PROSSIMA DOMANDA CONTIENE UNO SPOILER DEL TRAILER E DELLA DEMO “A-DAY”]

Nella prima demo, ci viene anticipato, in quanto giocatori, a diversi mesi dall’uscita del gioco, un colpo di scena sorprendente e fondamentale: Capitan America, almeno apparentemente, muore alla fine della prima missione. Chi giocherà il gioco all’uscita, dunque, avendo visto il trailer, saprà già che ciò accadrà. Questo tipo di anticipazioni sono piuttosto frequenti ultimamente: qual è il motivo di questo? Le motivazioni riguardano aspetti di marketing, o c’è di più?

Credo che c’entri più la curiosità. Il fan, vedendo il trailer, si chiede: “perché lo hanno fatto?”. Lui si sacrifica, e poi sorge il mistero. Credo che le persone amino credere, e amino il mistero, e il poterlo svelare con le proprie forze: “Cosa significa questo? Come funziona? Come si incastrano questi pezzi? Com’è successo? Cos’è questa cospirazione che Kamala scopre?”. Lei crede a tal punto che gli Avengers siano innocenti, che vuole riunirli da tutti i punti sparsi in cui si trovano, ricostruire la squadra. Penso che i fan ameranno imbarcarsi in questo viaggio; se svelassimo subito l’arcano, non vi sarebbe lo stesso divertimento che nello svelarlo da sé. Non penso che questa tendenza abbia a che fare col marketing, o l’industria; credo abbia a che dipenda dagli umani, perché gli umani amano i misteri e il poterli scoprire.

Per concludere, una domanda difficile: qual è il tuo Vendicatore preferito?

Li adoro tutti; dipende dal mio stato d’animo, davvero! È la risposta che do a tutti, non mi credono, ma è vero: se ho voglia di volare in giro, e di essere un tipo tosto e tecnologico, scelgo Iron Man; la Vedova Nera ha alcune mosse acrobatiche pazzesche, ed è davvero abile e divertente da giocare; se invece mi sento di spaccare tutto, scelgo Hulk, senza dubbio. Questo dimostra come i vari personaggi possano accontentare tutti i giocatori, a seconda di come vogliono giocare.

Servizio a cura di GEC - Giochi Elettronici Competitivi


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