George Floyd, si è dimesso il dirigente di Riot che aveva scandalizzato i social

Ron Jhonson, dirigente anziano di Riot Games, si è dimesso dopo lo scandalo derivato dalla sua condivisione di un post contro George Floyd
George Floyd, si è dimesso il dirigente di Riot che aveva scandalizzato i social© Riot Games
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"I media e la sinistra lo hanno fatto diventare un martire, ma chi era veramente George Floyd?"
Così titolava l'immagine condivisa su Facebook da Ron Jhonson, ormai ex-dirigente di Riot Games, che riportava tutti i precedenti penali di George Floyd al fine di farne una sorta di esempio negativo.
Come se la condivisione di tale immagine dal dubbio gusto non fosse abbastanza, Jhonson (che si è da poco dimesso e che lavorava in Riot solo da Dicembre 2019) commentava "[...] questo comportamento di vita criminale non farà maì sì che succedano cose belle nè a voi nè a chi vi sta intorno".

Lo scandalo è subito montato, sopratutto online, e Riot è corsa subito ai ripari annunciando un'indagine privata interna alla compagnia, senza però lasciar trapelare alcuna informazione aggiuntiva, commentando che "[l'immagine condivisa da Jhonson] è aberrante, direttamente contraria ai nostri valori e alla nostra convinzione che per combattere il razzismo sistemico ci voglia un cambiamento immediato nella società". Gli sviluppatori di Valorant e League Of Legends hanno poi annunciato una serie di investimenti e donazioni (di circa 10 milioni di dollari) al fine di "creare un'opportunità per i talenti meno rappresentati del mondo del gaming e del tech".

Pur non avendo rilasciato alcun dettaglio sull'indagine interna, la compagnia (che non è del tutto nuova a questo tipo di scandali, dato che già nel 2018 fu condannata a pagare 10 milioni di dollari in seguito ad una causa legale per diversi episodi di discrimazione sessuale interni all'azienda) ha fatto sapere che il dirigente, già prontamente sospeso dall'azienda in seguito all'avvio delle indagini, ha presentato le proprie dimissioni e che dunque non è più un dipendente di Riot Games.


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