Coronavirus F1, McLaren sviluppa dispositivo protettivo

La scuderia britannica, in collaborazione con l'Università di Southampton, ha realizzato un equipaggiamento che aiuti gli operatori del servizio sanitario
Coronavirus F1, McLaren sviluppa dispositivo protettivo© EPA
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WOKING - La McLaren sta collaborando a sviluppare l'equipaggiamento protettivo per i lavoratori del servizio sanitario nazionale contribuendo così ad aiutare coloro che sono in prima linea nella lotta al Coronavirus.

In collaborazione con l'Università di Southampton

McLaren Group sta usando i suoi dipartimenti Automotive e tecnologie applicate per lavorare a fianco dei partner dell'Università di Southampton e Kemp Sails per sviluppare dispositivi di protezione per il personale sanitario che affronta la pandemia COVID-19. Gli ingegneri e il personale medico stanno testando un prototipo di dispositivo per la respirazione personale che, in caso di esito positivo, aiuterà a risolvere i limiti delle apparecchiature esistenti che i medici e gli infermieri utilizzano abitualmente.

"Il prototipo della fase iniziale sviluppato a Southampton è costituito da un cappuccio in tessuto che copre la testa di chi lo indossa, integrato con una visiera in plastica per proteggere il viso", si legge in una dichiarazione della Southampton University.  "Il prototipo che ha ricevuto feedback positivi da medici, infermieri e pazienti verrà testato nei reparti questa settimana nel corso del lavoro quotidiano, per fornire feedback in merito” continua la nota.

Paul Elkington, professore di medicina respiratoria presso l'Università di Southampton, ha aggiunto: "Dobbiamo ridurre al minimo il rischio di infezione per il personale medico in modo che possano prendersi cura degli altri. Il team di ingegneri ha rapidamente sviluppato qualcosa di semplice ma efficace”.

Continua l’impegno dei sette team britannici di Formula 1 che si stanno adoperando per aiutare il servizio sanitario nella lotta al covid-19. Lunedì la Mercedes, insieme agli ingegneri dell'University College di Londra e ai medici dell'UCLH, aveva realizzato un nuovo apparecchio per la respirazione da fornire ai pazienti.


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