Lo chiamavano il Conte Tacchia in scena al teatro Viganò

Dal 16 Marzo in scena la commedia musicale scritta da Claudio Natili e da Carlo Giustini
Lo chiamavano il Conte Tacchia in scena al teatro Viganò
5 min

ROMA - La commedia musicale "Lo chiamavano il conte Tacchia" scritta da Claudio Natili e da Carlo Giustini nasce per un profondo senso di amore e di dovere verso la città di Roma, la grande, l’unica, l’eterna. Passeggiando ancora oggi, per le stradine di sanpietrino di Trastevere, sembra che il tempo si sia fermato alla Roma “de ‘na vorta” ed è stata proprio la bellezza di questi scorci che ha ispirato Claudio Natili a scrivere il testo e la musica della meravigliosa canzone “La stella più bella”, che farà da colonna sonora a questa commedia musicale.
Dopo aver scritto per tanti anni gli spettacoli al Puff di Lando Fiorini, con la morte dell’ultimo romano de Roma, Claudio Natili e Carlo Giustini, hanno sentito la necessità, proprio in ricordo del grande cantante romano, di scrivere 
“Lo chiamavano il conte Tacchia” in dialetto romanesco, scostandosi per questa circostanza dalle decine di altre commedie scritte di successo.

Lacommedia musicale sarà al teatro Viganò dal 16 al 19 marzo, dal 23 al 26 marzo e dal 30 mazo al 2 aprile.
Piazza A. Fradeletto, 17 - 00139 Roma.  Per prenotazioni: 328. 63.52.971

La storia

La storia si svolge nella Roma dell’800, in una piazza di Trastevere dove l’osteria del sor Giovanni è l’unico ritrovo per i bulli del quartiere, specialmente per uno in particolare, un certo Jacaccio, un brutto ceffo, temuto da tutti per la sua facilità a “sfodera’ er cortello” e che fa da guardaspalle al barone (non mi ricordo il nome). Questo prepotente senza scrupoli, si va a scontrare per questioni di donne, con Nando detto “Er conte Tacchia”, un bellimbusto da quattro soldi, che vanta imprese iperboliche, millantando la conquista dei cuori di decine di ragazze del quartiere, da qui il nome “ ‘Na botta e ‘na tacchia”, scatenandole le ire della fidanzata Nina, figlia dell’oste e le prese in giro “dell’amichi”. Ma Nando è veramente quello che vuole far credere o è qualcos’altro? Come mai tra tutti gli analfabeti del quartiere, è l’unico che sa leggere? Da dove nasce tutta quella “sapienza”? La trama si dipanerà momento per momento, “colpendo” il cuore e la mente degli spettatori, tra bellissime canzoni scritte dal grande musicista Claudio Natili e la storia scritta insieme allo sceneggiatore Carlo Giustini e interpretata magistralmente da grandi attori e dal corpo di ballo guidato dalla coreografa Eleonora Pedini. 

Regia e Musiche

CLAUDIO NATILI: Autore, compositore e commediografo nasce artisticamente come chitarrista del complesso “I Romans” (1959), con i quali come autore centra negli anni 70' i primi posti delle classifiche con canzoni che si affermano in manifestazioni come: Un Disco per l’Estate, Festivalbar e Il Festival di Sanremo  Negli anni ’70 – ’80 diventa uno degli autori italiani preferiti dai Big del momento.
Citiamo una su tutte “Tornerò” cantata dai “Santo California” ancora oggi una tra le canzoni italiane più ascoltate nel mondo. Il 7 Marzo 2006 a LOS ANGELES riceve il premio ASCAP per aver composto la canzone “ VOLVERE’ ” (Tornerò) grande successo di  vendite e primo in  classifica nella categoria “Regional Mexicano”.
Da alcuni anni si sta dedicando alla scrittura di commedie. Tra le più belle, amiamo ricordare quelle dedicate a Roma iniziando dal “IL CARNEVALE DI MEO PATACCA” Commedia Musicale vincitrice del “Premio Colosseo” premiata anche per la regia e le musiche per finire a “LO CHIAMAVANO IL CONTE TACCHIA” attualmente in scena al Teatro Viganò di Roma sino al 2 Marzo. Claudio Natili In queste commedie  oltre a curare il testo e la regia, ha composto tutte le musiche, ritrovando nelle canzoni quella vena che lo avevano reso famoso negli anni 70’ - 80’. Amante del calcio e del tennis, per tanti anni ha fatto parte della NAZIONALE ATTORI e tanto per rimanere in tema citiamo:  “Il gioco più bello del mondo” una trasmissione televisiva di RAI UNO promossa dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio, scritta insieme a Stefano Jurgens e al giornalista sportivo Mario Pennacchia (condotta da Gabriella Carlucci) e tanto per non allontanarci dai tanto amati campi di calcio, come ciliegina sulla torta il cantautore e amico Tony Malco (grande tifoso laziale) conoscendo le doti musicali di Claudio lo ha chiamato per comporre con lui “Vola Lazio Vola” inno ufficiale della Lazio e a proposito Claudio Natili, che da 20 anni scriveva insieme a Lando gli spettacoli del Puff, ama raccontare un aneddoto: quando questa cosa la venne a sapere Lando Fiorini…salvati cielo; “Claudio sei licenziato in tronco!” Poi obbiettivamente, ragionandoci su e pensando che il mio non era altro che dovere professionale pretese (se volevo continuare a lavorare con lui) di cospargermi i capelli, almeno per un giorno, con polverina gialla e rossa e così…riuscii a cavarmela.    

 

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA