La Juve e una tifosa speciale, e due libri sul ciclismo

La Juve di Adele Grisendi, una passione nata con Charles e Sivori; e poi l'almanacco 2019 del ciclismo e tutti i numeri e i record del Giro d'Italia
La Juve e una tifosa speciale, e due libri sul ciclismo
Massimo Grilli
5 min

«Conosco la regola secondo cui squadra che vince non si cambia, però sono convinta che possa essere proprio questo il momento di un nuovo prete a dire messa nello spogliatoio. Con Massimiliano Allegri alla guida della Juventus abbiamo ottenuto risultati esaltanti… eppure da mesi io avverto il logorio di chi fatica nel ripetersi, i sintomi di quella che si potrebbe definire la fine di un ciclo. Per questo a me pare non sia assurdo pensare a un nuovo mister…». Pur non essendo un’addetta ai lavori professionista, non si può dire che l’autrice di questo libro - dedicato all’ultimo decennio juventino - non avesse capito tutto, e con largo anticipo (queste pagine sono precedenti ai quarti di finale di Champions, persi contro l’Ajax), e il suo vaticinio sul futuro della panchina della Juventus dona così anche più interesse al libro stesso. Dicevamo di una non addetta ai lavori. E in effetti Adele Grisendi, è lei l'autrice di questo bel libro, si è occupata di politica - ha lavorato a lungo nella CGIL - ed ha seguito il calcio, e specificatamente la Juventus, per una passione nata ai tempi di Boniperti, Sivori e Charles e ritornata prepotente nella stagione disputata in serie B. E’ un libro tifoso - lo chiarisce bene il suo punto di vista sprezzante su Calciopoli - un libro che lei stessa conferma non avrebbe mai pensato di scrivere fino a poco tempo fa, ma è garbato e si legge volentieri. Un libro sull’evoluzione di una donna, sul suo coraggio e la capacità di imporsi in un mondo del lavoro ancora molto maschile, con il calcio a farle compagnia. Da non perdere le pagine iniziali, dove esce nitido il ritratto di un’Italia molto provinciale, con i suoi riti e le sue domeniche dove il football rigorosamente in bianco e nero aveva un richiamo fortissimo sulla neonata categoria di telespettatori. Visti alla televisione del nonno Berto, la nostra Grisendi si innamorò subito «dei giocatori con la maglietta bianca e nera a strisce verticali, la più facile da individuare sullo schermo». Un amore che ancora perdura.
IL MIO CUORE BIANCONERO, di Adele Grisendi; Rizzoli Editore, 220 pagine, 18 euro.

Ultimi giorni del Giro d’Italia, due libri che non dovrebbero mancare nella biblioteca di ogni autentico appassionato.
Cominciamo dall’Almanacco del ciclismo, un appuntamento ormai imperdibile (siamo alla 28ª edizione, la 24ª curata dalle edizioni Gianni Marchesini) per gli amatori delle due ruote e per gli addetti ai lavori, affidata alla guida sicura di Davide Cassani. Questa volta poi c’è la novità del connubio con Marino Bartoletti, collega ben conosciuto per la sua competenza e passione. L’almanacco apre proprio una nuova collana di annuari sportivi - definiti “i Bartoletti” - che nelle prossime uscite si occuperanno di motociclismo, Tennis, Formula 1, e non solo. Sul ciclismo la formula è ormai collaudata, ricca com’è di numeri, testi e foto: viene passata in rassegna, gara per gara, la stagione 2018 di professionisti - uomini e donne - dilettanti, Under 23 e juniores, presentate le maggiori corse del 2019, e poi ci sono i record, le statistiche, le schede di tutti i corridori professionisti, le squadre, gli albi d’oro, il ciclismo su pista. A chiudere, e non poteva mancare, per la nuova sezione “Le pagine della memoria”, un ricordo in numeri di Fausto Coppi, a cento anni dalla sua nascita.
E’ interamente dedicato al Giro d’Italia, invece, il libro di Luca Marianantoni, che conoscevamo come super esperto di tennis ma che, da buon toscano, non può non covare anche una passione mai sopita per il ciclismo. Qui la sua abilità nei numeri e nelle statistiche ha trovato nella corsa rosa il suo perfetto compimento: il Giro rivive anno per anno (dalla vittoria nel 1909 di Luigi Ganna, di professione muratore, al trionfo nel 2018 di Chris Froome) con l’elenco dei primi tre (più la maglia rosa) di ciascuna tappa, tutte le maglie assegnate nella corse, i primi dieci della classifica finale, i vincitori delle altre gare più importanti della stagione, con un breve riassunto della corsa e qualche foto indicativa. E poi, l’elenco di tutti i 677 vincitori di tappa, i 274 ciclisti in maglia rosa, gli stranieri in maglia rosa, i Gran Premi della Montagna, l’albo d’oro della classifica a punti, tutte le 168 cronometro individuali, e tante altre statistiche e curiosità. A chiudere, una superclassifica - basata sui piazzamenti, le tappe vinte e i giorni in Rosa - che vede Alfredo Binda precedere di un soffio Eddy Merckx.
ALMANACCO 2019 DEL CICLISMO, di Davide Cassani; Gianni Marchesini edizioni, 480 pagine, 36 euro.
110 ANNI IN ROSA, storia, imprese e statistiche del Giro d’Italia dalla prima edizione a oggi; di Luca Marianantoni, prefazione di Francesco Moser, Edizioni Pendragon, 269 pagine, 16 euro.


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