Bici mania: aumenta la domanda, ma le scorte sono quasi esaurite

Il bonus mobilità e la voglia di fare sport all'aria aperta hanno scatenato negli italiani il bisogno di acquistare una bicicletta, facendo salire la richiesta nonostante le industrie del settore vengano da due mesi di stop
Bici mania: aumenta la domanda, ma le scorte sono quasi esaurite
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Il settore delle biciclette sta vivendo un momento particolare. Dopo due mesi di stop alla produzione e di negozi chiusi, adesso tutti vogliono acquistare una bici. Provando a fare ipotesi sul perché di questo boom, dobbiamo tener conto del bonus mobilità, un rimborso fino a 500 euro sull’acquisto di bici e monopattini. Inoltre, le città stanno progettando piani per la mobilità sostenibile, incentivando l’uso delle biciclette e realizzando piste ciclabili. Questo ha portato a un vero e proprio assalto ai negozi, con le scorse quasi finite. Gli stabilimenti, quindi, devono produrre più che mai, vista la domanda in continuo aumento. Le previsioni parlano di 400mila biciclette vendute in più del 2019.

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Boom di richieste

È vero che il bonus mobilità ha incentivato l’acquisto della bici, ma non è solo questo il merito del boom. “Dalle prime indicazioni che riceviamo dalla rete dei rivenditori – spiega Piero Nigrelli, direttore settore ciclo di Confindustria Ancma – sembrerebbe che l’incentivo medio erogato, che non può superare il 60% del prezzo della bicicletta, sia pari a 300 euro. Sulla base di questo e considerata la dote del provvedimento, al momento pari a 120milioni di euro, la misura potrebbe generare vendite per 400mila pezzi, tra biciclette elettriche e muscolari”.

Non è soltanto l’incentivo che sta portando la gente nei negozi – spiega Nigrelli –. Fin dal 5 maggio, giorno della ripartenza, c’è stato un boom di richieste di riparazioni per bici che erano in cantina e che improvvisamente per molti italiani erano diventate il mezzo su cui contare per muoversi in sicurezza nella fase 2. E chi non ne aveva una, ha deciso di comprarla, anche senza incentivi”.

Quello che adesso preoccupa è la possibilità che le aziende non riescano a sostenere il flusso della domanda, visto il fermo di due mesi a causa del coronavirus. “È probabile che, fra qualche settimana, potrebbe mancare il prodotto. Non averci permesso di produrre per due mesi avrà delle conseguenze”.

Non solo e-bike

Dicevamo della domanda e delle scorte che potrebbero esaurire (anzi, per alcuni prodotti lo sono già). Da quanto emerso nelle ultime settimane, cioè dalla riapertura delle attività, è che gli italiani non si stanno focalizzando solo sull’acquisto di e-bike, ma puntano anche sulle mountain bike. Questo significa che hanno voglia di muoversi e fare sport.

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