Renault Captur, non solo un nuovo ibrido

Cambiamento stilistico e nel motore per il crossover urbano con Adas evoluti e ibrido E-Tech
Renault Captur, non solo un nuovo ibrido
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A differenza di quando avvenuto con Clio, la Renault Capture cambia radicalmente. L’ibrido E-Tech, la tecnologia e l’ADAS migliorano, così da rendere la nuova macchina della casa della Losanga una valida concorrente in un mercato, quale quello del Segmento B, ricco di alternative. 

I muletti avvistati su strada non rivelano ancora molto dello stile. Le attese sono di un crossover più spazioso a bordo in virtù della maggiore larghezza sviluppata sul pianale CMF-B, una linea posteriore più accattivante, tra andamento del tetto filante e fari a sviluppo orizzontale.

L’ampia calandra a V aperta sarà ancora un tratto distintivo del design, curato dal team diretto da Laurens van den Acker, a commentare sul nuovo Captur: “Si trova nel segmento di mercato più dinamico in Europa. L’industria automobilistica è diventata così competitiva che se non hai un prodotto perfetto al 100% avrai vita dura”, riporta Autocar.

Avrà un appeal estetico maggiore e si proporrà anche in una versione ibrida, secondo alcuni rumours sarà un ibrido plug-in dotato di un pacco batterie di capacità superiore rispetto al sistema E-Tech introdotto su Clio. Le indiscrezioni dicono di un sistema con motore termico da 90 cavalli e unità elettrica da 40 cavalli, alimentata da una batteria da 9.8 kWh, sufficiente per coprire in modalità elettrica oltre 40 km.

La famiglia di motori termici, affiancata all’ibrido, offrirà le proposte turbo benzina 1.0 e 1.3 litri, oltre al diesel 1.5 dCi. Progetto parallelo a nuova Renault Clio, Captur 2020 replicherà l’offerta di sistemi di assistenza alla guida introdotti sull’utilitaria. La presentazione è attesa entro fine 2019.


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