Monopattini elettrici, Parigi cambia le regole

Il servizio presenta troppe anarchie: l'amministrazione parigina decide di agire introducendo nuove normative riguardo limiti di velocità, multe e circolazione
Monopattini elettrici, Parigi cambia le regole
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L'introduzione dei monopattini elettrici in sharing a Parigi, a un anno dal via, purtroppo non ha né cambiato la mobilità urbana né limitato le emissioni inquinanti. Anzi, l'amministrazione la considera un potenziale pericolo per chi li guida e anche per gli altri. Basta prendere in esame le parole del primo cittadino Anne Hidalgo, che l'ha paragonata a un'anarchia.

PARIGI E I PROBLEMI DEL SERVIZIO

I monopattini elettrici in sharing sono stati introdotti a Parigi nel giugno 2018 con 12 società a gestire il servizio.  Sarebbero circa 20mila i mezzi circolanti nella capitale francese i quali, però, hanno operato, finora, in un contesto legislativo privo di regole certe su limiti di velocità e spazi di circolazione. Una situazione che, inevitabilmente, ha portato a una grande confusione nella gestione del servizio senza il rispetto di standard minimi di sicurezza cui si aggiungono anche deturpamenti al decoro urbano con monopattini abbandonati per strada o parcheggiati in modo inappropriato.

“Un’anarchia”, quella che vive Parigi, che ha avuto anche risvolti tragici con due incidenti mortali che hanno coinvolto, rispettivamente, un ragazzo di 25 anni investito di un camion e un uomo di 81 anni, deceduto dopo uno scontro con un monopattino noleggiato.

LE NUOVE NORMATIVE

Per arginare il potenziale pericolo rappresentato dagli eco monopattini, l’amministrazione comunale di Parigi ha deciso di attuare prontamente, inasprendole, alcune delle normative introdotte dall’Assemblea Nazionale inerenti il Codice della Strada. Nei nuovi regolamenti di mobilità urbana, in via di approvazione definitiva, è previsto, pertanto, un limite di velocità a 20 km/h, multe severe per chi circola in parchi e marciapiedi o parcheggia il mezzo in maniera non corretta e una tassa per gli operatori che gestiscono il servizio con la prospettiva di ridurre il numero degli operatori e, di conseguenza, la quantità dei mezzi circolanti.

Operatori che, dal canto loro, lamentano anch’essi disservizi con monopattini abbandonati, danni e furti.  In un recente articolo pubblicato da "Les Echos" si parla addirittura di “ecatombe” dei monopattini elettrici, evidenziando come le startup che operano su Parigi siano in crisi finanziaria con alcune che meditano di abbandonare o limitare il servizio.


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