Sull’elettrico inizia a crescere il nervosismo

Sostenibilità energetica, riciclo delle batterie, prezzi non accessibili: l'elettrico sembra dare più dubbi che certezze
Sull’elettrico inizia a crescere il nervosismo© ANSA
Massimo Ghenzer
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L’elettrico non cresce al tasso previsto e un po’ di nervosismo ormai serpeggia tra i costruttori. Ufficialmente alcuni dicono che si è andato troppo avanti con gli investimenti per pensare di tornare indietro, altri dicono di avere notevole flessibilità produttiva per adeguare l’offerta alla domanda. Situazione complessa e certamente disagevole che va risolta al più presto. L’UE nel frattempo dà un segnale positivo e ha emanato le norme di Euro 7 accogliendo le richieste delle Case allentando la presa e dando un po’ di respiro ai produttori. Tuttavia, rimane incomprensibile, allo stato attuale, come sia possibile che fra dieci anni le vetture endotermiche spariranno dai listini e le elettriche le sostituiranno al 100%. Diventa stucchevole continuare a elencare i motivi tecnici, industriali e di mercato che decretano la grande debolezza dei diktat del Parlamento europeo e della Commissione. A questo punto si chiede con forza un bagno di realismo e la rivalutazione complessiva della transizione energetica per uscire da questo tunnel stretto e pericoloso.

Si debbono elaborare norme che consentano di essere applicate con realismo e intelligenza, senza smantellare l’industria automobilistica europea con gravi conseguenze sociali. Fonti qualificate in questi anni hanno più volte dimostrato che tecnicamente le elettriche non sono la soluzione, o meglio, l’unica soluzione alla riduzione delle emissioni nocive. È stato dimostrato chiaramente che produrre batterie comporta produzione di CO2. Nessuno è riuscito a dimostrare che saremo in grado di produrre tutta l’energia elettrica da fonti rinnovabili per ricaricare i quindici milioni di vetture elettriche che si dovrebbero vendere in Europa ogni anno dal 2035. Nessuno ha spiegato in che modo saranno smaltite le batterie alla fine del loro utilizzo, senza provocare ulteriori problemi di inquinamento. I costruttori parlano di prossimi modelli elettrici a prezzi accessibili. Aspettiamo con pazienza, ma per il momento i prezzi sono inaccessibili per la maggioranza dei consumatori e visto che le materie prime per produrre l’elettrico sono in mano ai cinesi non si capisce come potranno diminuire e allo stesso tempo permettere di realizzare i giusti profitti.


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