Toyota Corolla Hybrid 2019, prova su strada completa

La segmento C della Casa delle tre ellissi riporta in auge i fasti di un nome storico, ma rivisto in chiave moderna.
Toyota Corolla Hybrid 2019, prova su strada completa
Pasquale Di Santillo
7 min

Un passo avanti, per non restare indietro. Due passi avanti, per un salto in lungo che sa di qualità, di motori, di tecnologia. L’ibrido Toyota di quarta generazione d’ora in poi diventa qualcosa di più di un’opzione ma una scelta consapevole, capace di andare oltre la volontà di migliorare la mobilità e renderla sempre più sostenibile.

Torna la Corolla per tutte le ruote del globo, manda in pensione anticipata l’Auris e Toyota può iniziare davvero a sorridere perché la macchina più venduta al mondo, oltre 46 milioni di pezzi dal 1966, alla dodicesima generazione è pronta a portare l’ibrido in un’altra dimensione, grazie all’introduzione del nuovo motore 2.0 da 180 cv che si affianca al tradizionale 1.8 da 122 cv.

Davvero qualcosa di diverso e di più rispetto al passato. A cominciare dal design, figlio della nuova piattaforma TNGA-C che spingendo in basso il baricentro di 10 mm regala visibilità, stabilità e forme molto più ergonomiche a tutto il pacchetto. Per non parlare delle sospensioni posteriori multilink e della resistenza della scocca aumentata del 60%. 

IDENTITA’ EUROPEA. Una vettura dall’Europa per l’Europa come tengono a sottolineare gli uomini Toyota. Visto che per la prima volta nella storia Nagoya lascia alla filiale europea il controllo totale di una vettura. La piattaforma, lanciata dal C-HR. aumenta la lunghezza e soprattutto il passo di 4 cm a tutto vantaggio dello spazio interno e della sicurezza, mentre la macchina acquisisce maggiore personalità con la carreggiata più ampia di 3 cm, mentre viene ridotta sia l’altezza - 2,5 cm - che lo sbalzo anteriore, 2 cm. Le due versioni che arriveranno in Italia, la hatchback 4,370 metri e la Touring Sport, 4,650 metri (non la sedan) potranno essere scelte in 11 colorazioni e 4 bicolore (Bronzo, rosso, argento e marrone). L’unico, reale limite qui è il montante un po’ troppo spiovente che non facilita l’entrata. Davvero ben fatto e accattivante, invece, il disegno dei nuovi gruppi ottici dei fari a LED.

 INTERNI DI QUALITA’. Negli interni, l’equivalente sforzo del costruttore nipponico coincide con la creazione di un ambiente decisamente più confortevole e meno spartano del passato, a cominciare dai materiali scelti per arrivare alla strumentazione con il display da 7 pollici (e head-up display da 10) per visualizzare info sul percorso e quelle del navigatore. Al centro il touch screen display da 10 pollici, a colori, collegato col il sistema multimediale Toyota Touch. Non manca la ricarica wireless, mentre l’impianto audio JBL sound con 8 altoparlanti è opzionale come tutto il pacchetto di servizi di connettività avanzata.

 PERFORMANCE ED EMISSIONI QUASI A 0. Il nuovo sistema ibrido Toyota di quarta generazione ha ottimizzato il rendimento dell’unità elettrica (53 kW/600 volt) abbinata al motore 1.8 litri (122 cv e 142 Nm di coppia) che aggiunge a sua volta 163 Nm. Il motore elettrico è più piccolo e leggero, come il differenziale, per poter entrare nella piattaforma e utilizza un nuovo sistema che non toglie nulla, anzi aggiunge reattività alla potenza complessiva. Il risultato, in termini, di consumi è imbarazzante e lo abbiamo verificato nel test sulle strade tortuose di Palma de Maiorca. Se con il motore 1,8 da 122 cv, l’accelerazione da 0-100 km/h varia da 10”9 e 11”1 a seconda della versione hatchback o sport touring, i consumi possono arrivare a una soglia di 3,3l/100 km con emissioni di CO2 di 76 gr/km. Mentre per il 2.0 da 180 cv, i 100 km/h si raggiungono in 7”9 e 8”1e i consumi partono da un minimo di 3,7litri/100 km con emissioni di CO2 di 84-85 gr/km. In entrambe i casi, la velocità massima è di 180 km/h e quello che più stupisce sono le emissioni di NoX ossidi di azoto, rispettivamente 3,3 mg/km, cioè il 95 e il 93% in meno del limite consentito dalle normative.

 HI-TECH TOTALE. Anche nel settore tecnologia, il salto di qualità è evidente. Le nuove Corolla, infatti offrono di serie il Toyota Safety Sense 2.0 comprensivo di pre-collisione, cruise control adattivo, avviso superamento corsia, riconoscimento segnaletica stradale e abbaglianti automatici, oltre all’aggiunta del mantenimento attivo della corsia e il rilevatore di angoli ciechi con assistenza all’uscita del parcheggio.

 IL TEST. Alla guida, l’impressione visiva è confermata all’istante. Il design risulta attrattivo, vario rispetto all’Auris. E in marcia, sia con il motore 1.8 che con il 2.0; nella versione hatchback che in quella touring sport, la nuova Corolla ha un assetto di marcia davvero stabile. In curva il baricentro ribassato fa si che l’inserimento e l’uscita siano molto più precisi e gli stessi propulsori fanno esattamente quello che ci si aspetta. L’1.8 è per una guida tranquilla, da famiglia, il cambio e-cvt funziona meglio anche se a spingere a tutta, dai bassi regimi, torna l’”effetto scooter”. Eppure l’insonorizzazione è decisamente migliorata. L’anima sportiva di Corolla esce fuori con il 2.0 a bordo della hatchback. La macchina risponde con grande prontezza alla spinta dell’acceleratore ma senza mai scomporsi e i freni tengono bene anche le sollecitazioni forti. In più con entrambe le motorizzazioni, c'è la possibilità di veleggiare tra i 100 e i 120 km/h che contribuisce a ridurre consumi ed emissioni. Toyota sui modelli con il 2.0 ha montato anche i paddle al volante ma sono praticamente ininfluenti.

Il listino della Corolla parte da 27.300 euro (hatchback Active con l’1.8, il 2.0 è solo sulla Lounge, il top di gamma) ma grazie agli Hybrid Bonus per i quali Toyota ha investito 20 milioni, in collaborazione con i concessionari, il prezzo scende a 22.950. La touring parte da 28.300 euro sempre con allestimento Active e motore 1.8 per arrivare a 34.850 della 2.0 Lounge.

L’obiettivo di vendita per il 2019 è di 11.000 pezzo. Costruendo macchine sempre migliori, può succedere!


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