Porsche 911 Speedster Heritage, fase finale

Modello speciale e passo conclusivo per celebrare i 70 anni della Casa tedesca: 1.948 esemplari disponibili, ordinabili dal 7 maggio. Protagonista lo stile che si rifà alle barchette del passato Porsche con l'Heritage Design Package
Porsche 911 Speedster Heritage, fase finale
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Lanciata dal Salone di New York, Porsche 911 Speedster rappresenta la fase finale di un percorso iniziato a giugno 2018. Partita come concept car per festeggiare i 70 anni del marchio, evolve ulteriormente e annuncia la produzione in serie: 1.948 esclusivi esemplari. 

È un presente scritto dalle pagine della 991, di 911 GT3 e carreggiate larghe della Carrera 4 Cabrio. Motore e telaio si rifanno alla 991 GT3, il design conferma l’impostazione generale dei concept, rinunciando però ad alcuni elementi iconici.

HERITAGE DESIGN PER L'IMMERSIONE NEL VINTAGE. Quasi “obbligatorio” personalizzare Porsche 911 Speedster, nuovo capitolo di una saga iniziata nel ‘52 con Porsche 356 1500 America Roadster, con l’Heritage Design Package. La proposta “base” ha già tutto il necessario, l’Heritage più ricercato arriva con il pacchetto che introduce le grafiche porta-numero, le parti in tinta GT Silver Metallic, i loghi Porsche d’epoca e gli abbinamenti interni con pelle nera e cognac, anziché l’ambiente nero con cuciture rosse (optional queste ultime, come la scritta Speedster sui poggiatesta).

Quale che sia la sfumatura Speedster, è accompagnata da un cronografo dedicato. Dalla 911 al polso arriva la fibra di carbonio sul quadrante, il disegno del cerchio da 20 pollici center-lock sul fondo della cassa, la pelle sul cinturino. Progetto curato da Porsche Design.

CARBONIO E NON SOLO PER ABBATTERE IL PESO. Design esterno che rinuncia al tappo del carburante sul cofano anteriore, perde anche gli specchietti “vintage” del concept. Non rinuncia all’alleggerimento della 911, che diventa Speedster con il cofano anteriore, i passaruota e il ponte posteriore di copertura del motore boxer, realizzati in fibra di carbonio.

I paraurti sono in poliuretano, mentre l’impianto frenante carboceramico, di serie, assicura il dimezzamento delle masse rispetto alla specifica con dischi non in composito.

IL CAMBIO NON SI CAMBIA: SOLO 6M. Altri interventi di alleggerimento sono nella rimozione del climatizzatore e nell’impiego del cambio manuale 6 marce, 4 kg più leggero del manuale 7 marce e ben 40 kg in meno se confrontato con il doppia frizione 7 marce.

Se il climatizzatore fa parte dell’elenco di optional, senza sovrapprezzo, la trasmissione non ammette variazioni: 6 marce e stop. La capote in tessuto, rigorosamente da applicare e rimuovere manualmente, segue uguale filosofia e definisce la Speedster insieme al parabrezza più corto.

SEI CILINDRI DAL DNA CORSAIOLO. Dulcis in fundo, la tecnica del propulsore. Motore boxer 6 cilindri, da 4 litri di cubatura, frutto del progetto 911 GT3 991, caratterizzato dalla danza in zona rossa a 9.000 giri/min, emozionale tanto quanto, forse più, i 502 cavalli e 469 Nm di coppia, scaricati su un asse posteriore con sistema di ruote sterzanti. Motore supportato da elementi dinamici.

Sviluppata da Porsche Motorsport, la Speedster adotta corpi farfallati di derivazione 911 GT3 da competizione, che si riflettono in un’erogazione più pronta. Le prestazioni si riassumono nei 307 orari di punta massima e 3”8 in accelerazione, sullo 0-60 miglia orarie.


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