Cristina Guidi: «Nuotare mi fa stare bene»

Dalla passione per lo sport al volontariato, passando per l'incontro con AISM e le sfide future. Ecco il racconto di uno dei volti della campagna #SMuoviti
Cristina Guidi: «Nuotare mi fa stare bene»
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Entusiasmo travolgente, tante idee e una passione innata per il nuoto. Potrebbe bastare questo per descrivere Cristina Guidi, uno dei tre volti della campagna #SMuoviti realizzata per i cinquant’anni di AISM. AISM che entrata nella vita di Cristina come un ciclone e non ne è più uscita. «Un segno del destino» come ha raccontato lei stessa. Un segno nel destino in cui crede fortemente: «Chi ha la SM non può prescindere da AISM e da tutto quello che fa».

È uno dei tre volti della campagna #SMuoviti che celebra i cinquant’anni di AISM. Già da quei pochi secondi di video si capisce la passione per lo sport. Quando è nata l’amore per il nuoto?

«In realtà mi piace lo sport in generale. Il nuoto, invece, è diventata una passione in concomitanza con la diagnosi della SM. Il compagno di mia cugina, Luciano Vietri è un grande appassionato di nuoto – si occupa dell’organizzazione di tantissimi eventi tra cui anche la traversa dello Stretto di Messina – e il suo entusiasmo mi ha un po’ contagiata. Abbiamo iniziato a collaborare alla manifestazione “12 ore nuotando con amore”. Da piccola avevo già fatto nuoto però riprenderlo a trent’anni, anche con le difficoltà della situazione, è stato faticoso però poi è stato bellissimo perché mi sono tolta tante soddisfazioni». 

 

Soddisfazione che quest’anno la porteranno a Messina per la traversata dello Stretto.

«Esatto. La mia passione è cresciuta giorno dopo giorno e quest’anno sfocerà in questa grande sfida (in programma il 21 giugno, ndi) dove sarò testimonial AISM. Ogni giorno continuo a nuotare, cerco nuove sfide in acqua perché mi fa sentire bene sia fisicamente che mentalmente».

 

Quante volte a settimana si allena?

«Due o tre volte. Due volte faccio i 50 minuti con l’istruttore mentre la terza vado sola e cerco di fare un allenamento sulla resistenza per prepararmi al meglio in vista della traversata: 80 vasche in un’ora, quindi due chilometri in un’ora». 

 

Lo sport non è più una cosa per distrarsi o per aiutare, ma può essere considerato una parte della cura?

«L’esercizio fisco è importante per tutti ma per le persone con SM consente di prevenire o contenere alcuni disturbi legati alla patologia nonché di affrontare momenti di sconforto e depressione, qualora l’attività sia effettuata con costanza in contesti di socializzazione. Tra l’altro la prima cosa che mi disse la neurologa, un po’ in controtendenza con quello che si pensava qualche anno fa (la SM le fu diagnosticata nel 2011, ndi), è che lo sport aiuta tantissimo la struttura muscolare e quindi nella deambulazione».

 

Quando ha conosciuto AISM?

«Ho sempre voluto fare volontariato nella vita. Dopo un paio di mesi dalla diagnosi ho mandato delle richieste di volontariato a molte associazioni. L’unica che mi ha risposto è stata AISM, un segno del destino. Quindi sono entrata nell’Associazione come volontaria avendo già la patologia. Da subito mi sono impegnata nel gruppo giovani, con cui organizziamo convegni informativi, eventi sportivi, aperitivi con l’esperto e nella raccolta fondi. Poi quest’anno sto studiando per candidarmi al CDP, Consiglio direttivo provinciale, che è l’organo della sezione di Roma un po’ più decisionale. Ormai dopo sette anni è arrivato il momento del grande passo». 

 

Cosa si può fare per sensibilizzare di più l’opinione pubblica, o meglio per far conoscere la SM e l’AISM?

«Parlarne tanto, nel bene e nel male. Poi magari assistere ad alcuni dei nostri eventi e non fermarsi solo all’idea di sclerosi multipla come malattia e carrozzina. Insomma andare oltre come ci piace dire a noi». 

 

Quali sono i prossimi eventi di AISM in programma?

«Il 6 maggio noi della Sezione Provinciale di AISM di Roma stiamo organizzando un altro evento sportivo, #SMuoviti…mettici il cuore, molto interessante a Villa De Sanctis (quartiere Prenestino, ndi). Si tratta di una giornata dedicata a tanti sport che vanno dallo yoga al pilates oppure zumba, fitness o al karate con l’obiettivo di coinvolgere quanti più sportivi possibile».


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