Serie A Sassuolo, De Zerbi: «Lazio? Vorrei tornare felice dalla trasferta»

Il tecnico: «Ultimamente fuori casa raccogliamo tante delusioni. Salvezza? 35 punti non bastano, ne dobbiamo ancora raccogliere parecchi»
Serie A Sassuolo, De Zerbi: «Lazio? Vorrei tornare felice dalla trasferta»© ANSA
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SASSUOLO - Tre gare in una settimana, con la salvezza che non è ancora matematicamente certa: questa la situazione del Sassuolo di Roberto De Zerbi, che oggi ha parlato in conferenza stampa prima della gara di domani: "Dobbiamo recuperare, non siamo abituati a differenza della Lazio a giocare ogni tre giorni. Dobbiamo stare attenti alla formazione, sicuramente non ci sarà un turnover massiccio, ma dobbiamo stare attenti a non sbagliare, perché non possiamo permetterci di perdere giocatori, chi ha giocato 180' forse non giocherà o forse sì, comunque cercheremo di mettere in campo la squadra migliore per fare punti. Andiamo per cercare di fare punti, sapendo che la Lazio è una squadra forte". Sui biancocelesti: "La Lazio è una squadra fisica, noi dovremo cercare di offendere e essere propositivi, mantenendo attenzione in fase difensiva. Voglio una prestazione di attenzione, dobbiamo prenderci quello che non ci siamo presi in passato, quando torniamo dalle trasferte ultimamente c'è sempre un po' di delusione, Milano, Bologna..., vorrei tornare con felicità domenica notte, perché se dovessimo perdere e quelle dietro vincere, torneremmo alla situazione prima del Chievo".

I SINGOLI -  De Zerbi prosegue: "La vittoria con il Chievo merito dei giovani? Anche di quelli più grandi, come Magnanelli, Peluso, Consigli". Su Demiral: "E' giovane, è ancora un po' irruento, deve ancora crescere ma è una forza della natura". Su Berardi: "Ho letto le dichiarazioni di Magnanelli e Francesco non sbaglia mai quando parla. Il Sassuolo ha bisogno di Berardi, dipende anche da Berardi, sono d'accordo che col Chievo abbia fatto la sua miglior partita. Ha fatto una stagione di sacrificio, deve e può anche essere determinante. Ha giocato due partite intere, forse domani giocherà o forse no, non lo so, perché non possiamo rischiare soprattutto lui". Il pericolo numero uno nella Lazio è Ciro Immobile: "E' uno che può tirare fuori il gol dal nulla, è uno dei pochi italiani che oltre ad avere forza e velocità". Sulla quota salvezza: "Di sicuro 35 non bastano, dobbiamo farne ancora parecchi. Era prevedibile. Prima del Chievo sembravamo morti, dopo salvi, ci vuole equilibrio. Siamo nella posizione che ci saremmo meritati da sempre, non so se noi siamo pronti per andare oltre la Fiorentina, dobbiamo però cercare di fare punti e insidiare chi sta davanti a noi". Prandelli chiosa sul suo futuro: "Io qua sto benissimo, spero di rimanere per vedere la maturazione dei giovani che ci sono qui. Se qualcuno vocifera, fa parte del gioco, oltre al contratto, lavoro come se dovessi rimanere anni qua, sono cose che non mi spostano".

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