In Spagna non è periodo di massima popolarità per Carlos Alcaraz. Prima le parole dello zio di Nadal, poi le frecciate sulle vacanze, adesso addirittura il paragone con Sinner e la Coca Cola. Cosa è successo? Semplicemente è diventata virale in Spagna una vecchia intervista di Jannik in cui, da ragazzino, diceva di preferire una semplice Coca-Cola a una serata di vita notturna. Considerando che Alcaraz, invece, ama fare fiesta (non lo ha mai nascosto ed è lo stesso il numero 2 del mondo), apriti cielo. Il video dell'intervista di Sinner ha fatto il giro dei media e ci sono stati parecchi commenti.
Alcaraz e la vita notturna, il paragone con Sinner
"Ma come si fa - si è letto, anche in passato, da più parti - ad andare a ballare tra un torneo e l'altro". Marca, invece, usa la strada della diplomazia, giustamente, facendo un'analisi corretta: "Non esiste un unico modo per diventare un campione. La rivalità Sinner-Alcaraz non riguarda solo il tennis; riguarda anche la filosofia. Ed è proprio questa differenza che arricchisce la narrazione di entrambi". Vero, anche perché la narrazione cambia a seconda dei risultati: dopo la vittoria di Parigi Alcaraz meritava di godersi i suoi vent'anni a Ibiza; dopo il ko di Wimbledon avrebbe subito dovuto riprendere gli allenamenti. E, magari, preferire una Coca Cola alla sangria. Ammesso che faccia bene. Perché in realtà Alcaraz è un fenomeno e le critiche che gli vengono rivolte, spesso, sono ingenerose. Lui e Sinner sono i campioni di oggi e di domani e nessuno glielo può togliere. Ognuno a modo suo, ma il bello è anche questo.