Pippo Callipo chiede il commissariamento della Lega

Duro attacco del dirigente calabrese al presidente Mosna reo di aver divulgato pubblicamente decisioni delle riunioni del C.d.A. e delle Consulte di Lega che avrebbero dovuto rimanere riservate
Pippo Callipo chiede il commissariamento della Lega
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ROMA- L’emergenza Coronavirus sta scatenando divergenze e contrasti fra le varie componenti del volley nazionale e fra i dirigenti dei club. Il presidente della Tonno Callipo Vibo Valentia, Pippo Callipo, ha lanciato attraverso una lettera inviata a tutte le società, un duro attacco all’attuale presidente della Lega Diego Mosna chiedendone il commissariamento. Il motivo della presa di posizione è la recente comunicazione dello stesso Mosna ad atleti e dirigenti in merito alla ripresa dell’attività i cui contenuti non avrebbero, secondo l’imprenditore calabrese, essere divulgati. Vedremo nei prossimi giorni quale sarà la risposta della Lega e delle società.

Questo il testo della lettera inviata da Pippo Callipo.

« Buonasera a tutti i Presidenti di SuperLega, A2, A3,
leggo con stupore la comunicazione del presidente Mosna, datata 19 marzo 2020,
rivolta anche a tutti i membri del nostro staff.
Mai mi è capitato che Confindustria o l’ANCIT, le mie associazioni di categoria,
trasmettessero una comunicazione ai miei dipendenti, operai e impiegati, come invece è stato fatto dal presidente Mosna “immagino che non tutto sia stato integralmente trasmesso agli atleti e al personale di ogni Club, per cui vorrei condividere ciò che abbiamo fatto finora e cosa ci proponiamo di intraprendere nelle prossime settimane”.
Questa comunicazione, a mio avviso, è una cosa gravissima perché il presidente di una società non ha l’obbligo di riferire i particolari delle riunioni del C.d.A. e delle Consulte di Lega ad atleti e al personale del proprio Club.
Ricordo a tutti che la Lega Pallavolo Serie A è un “consorzio con attività esterna fra le società sportive partecipanti ai campionati di Serie A maschile di pallavolo” che ha come fine, all’art. 4 punto a) dello Statuto, “la cura degli interessi comuni agli associati, nel rispetto delle norme previste dallo Statuto della FIPAV e del CONI”.
Pertanto, i rapporti devono intercorrere tra la Lega Pallavolo e i rappresentati legali
delle società consorziate.

Trovo, quindi, inopportuno che la Lega, sostenuta economicamente e giuridicamente da tutte le società di serie A, si rivolga direttamente ad atleti e personale dei Club.
A questo punto si potrebbe sentire legittimato a partecipare alle prossime riunioni
indette dalla Lega anche uno dei mappers e/o il custode del palazzetto.
Altro punto che bisognerebbe chiarire è che i verbali delle riunioni del C.d.A. e delle
varie consulte devono essere trasmessi a tutte le società di competenza entro 24 ore dalla riunione. Non è concepibile che si discuta di alcuni argomenti e sulla stampa venga invece riportato altro. Nell’ultima Consulta di SuperLega si è stabilito che non si sarebbe votato perché bisognava solo prendere atto che il precedente C.d.A. aveva deciso di non fermare il campionato ma solamente di sospenderlo. Ricordo che sono stato proprio io a ribadire, durante la riunione, che era inutile continuare a discuterne perché ormai si doveva solo prendere atto della decisione del C.d.A.
L’articolo pubblicato il 16-03-2020 sul portale online Volleyball riportava che
“qualche club che spingeva per chiudere in maniera anticipata la stagione ha però
trovato un muro da parte della maggioranza che ha invece confermato quanto ha già deciso, ovvero di tenere tutto sospeso fino al 3 aprile”. Sappiamo tutti molto bene che non è stato proprio così visto che otto società su tredici avrebbero votato, se la Consulta fosse andata a votazione, per il fermo definitivo del Campionato.
È vero che tra queste otto c’erano anche le “ultime tre società” della classifica che, a desiderio di alcuni rappresentanti di società di vertice, non avrebbero il diritto ad
esprimere il loro parere.
Mi dispiace che il nostro Presidente non tuteli i diritti degli “ultimi” ma si rivolga loro
con disprezzo. Gli ultimi servono solo a far disputare qualche partita di allenamento
alle “big”, meglio ancora se sono ubicate da Roma in su.
Cosa propongo:
1) Commissariare la Lega Pallavolo Serie A con persona di gradimento a tutte le
società consorziate;
2) Ristabilire tutte le regole di gestione del Consorzio e ripristinare la pubblicazione
di tutta la documentazione inerente la vita del Consorzio stesso sul sito ufficiale
della Lega con accesso riservato ai Presidenti o loro delegati;
3) Fare una consulta prima di ogni C.d.A. discutendo i punti all’o.d.g. previsti per
lo stesso consiglio;
4) Far partecipare alle Consulte di Lega solo il legale rappresentante della società
o un suo delegato.
Per il futuro mi auguro una Lega Pallavolo che operi innanzitutto nell’interesse dello
sviluppo e della divulgazione di questo sport e tuteli tutte le società consorziate con
pari dignità e valenza ».
Cordiali saluti a tutti.
Pippo Callipo


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