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Tacconi: «Buffon ritirati. Con me vincevamo Italia 90»

LaPresse

L'ex portiere della Juventus lancia una frecciata all'estremo difensore del PSG: «La papera che ha fatto in Champions fa capire che forse è arrivata anche per lui l'ora di smettere»

ROMA - Stefano Tacconi, storico portiere della Juventus a cavallo tra gli anni ottanta e novanta, è intervenuto ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del programma "I Lunatici". Tanti gli argomenti trattati dall'ex estremo difensore bianconero, che senza peli sulla lingua ammette: "Il calcio giocato non mi manca per niente, ma è stato bellissimo ricevere applausi dai tifosi di tutte le curve italiane ed estere".

BUFFON, BASTA - Dopo oltre 20 anni di parate straordinarie in Italia Gianluigi Buffon è passato al Paris Saint-Germain, ma Tacconi è convinto che ormai l'ex capitano della Juventus dovrebbe ritirarsi: "La papera che ha fatto in Champions fa capire che forse è arrivata anche per lui l'ora di smettere. A 42 non puoi pretendere più di tanto da te stesso". Senza più Buffon, il miglior portiere della Serie A rimane sempre uno che veste bianconero: "Il portiere più forte della Serie A è Szczesny, anche se Donnarumma finalmente ha trovato un preparatore di portieri che lo sta allenando. La scuola italiana ormai non esiste più".

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ITALIA 90 - Impossibile non tornare sui Mondiali casalinghi del 1990. Tacconi ammette: "Se avessi giocato io avremmo vinto il mondiale. Erano gli anni della rivalità con Zenga. Io e Walter abbiamo avuto una esaltazione in quel periodo che ha creato l'era del portiere italiano. La rivalità? Meno male che esiste".

I MIGLIORI - Tra i tanti campioni con cui ha giocato, Tacconi non ha un preferito: "Per me è stato un orgoglio giocare con tantissimi campioni. Al confronto il calcio di oggi è diverso, imparagonabile a quello che ho vissuto io. Baggio non è stato il più forte con cui ho giocato, anzi. Ho giocato con Maradona, Zico, Passerella, Careca". E tra gli allenatori? "Trapattoni era un rompipalle, ma creava lo spogliatoio. Non era facile sistemare tutti quei giocatori che stavano alla Juventus. Zoff, poi, per me è un secondo papà".

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IL SESSO E IL CALCIO - "Cassano ha dichiarato di aver avuto più di mille donne, ma il nostro era un calcio diverso. Abbiamo distrutto un'era calcistica della Nazionale perché dopo Sacchi è cambiato tutto, sono nati i centri sportivi, invece fino a quando andavamo negli alberghi eravamo sempre pieni di donne. E il sesso prima delle partite non influiva sulle prestazioni in campo, perché vincevamo sempre. Fino al '90 avevamo l'opportunità di divertirci anche, l'era dei centri sportivi ha distrutto tutto".

FEDELTA' - Tacconi, poi, racconta un retroscena sul suo passato alla Juventus: "C'è stato un periodo quando Moggi era al Napoli in cui mi chiamava continuamente. Mi aveva offerto più di un miliardo di lire d'ingaggio, ma io rifiutai e restai alla Juventus prendendo la metà. I calciatori oggi invece pensano solo ai soldi. La parata più bella? A Tokyo, nella finale di Coppa Intercontinentale"

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