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Napoli, Di Lorenzo e Anguissa sanno bene come si fa

Il capitano e Frank hanno vissuto il trionfo del 2023 e sono tra i protagonisti della nuova impresa. I leader hanno caricato la squadra nella settimana più calda

Giovanni Di Lorenzo e Frank Zambo Anguissa lo hanno già fatto due anni fa: hanno vinto. Anzi, hanno stravinto il campionato scrivendo scene di meraviglioso calcio e straordinario dominio insieme con Meret, Rrahmani, Juan Jesus, Olivera, Lobotka, Politano, Raspadori e Simeone. Fino a un certo punto ci sono stati anche Kvara e Zerbin, altri due reduci di quell’incredibile squadra, ma oggi non è ieri e le cose sono cambiate. Tutte o quasi: il filo spessissimo che unisce il recente passato e il presente è lo stesso e ha i tre colori dello scudetto. Il Napoli lo insegue ancora con le unghie e con i denti, è tutto molto diverso rispetto al 2023 e soprattutto è ancora tutto incerto e in bilico, e così oggi al Tardini non basterà una super partita contro il Parma: servirà di più, servirà qualcosa di speciale. E in attesa del risultato di San Siro servirà una vittoria per continuare a gestire il proprio futuro. Tutti sanno tutto. Qualcuno anche di più: ed è per questo che capitan Di Lorenzo e Anguissa hanno caricato la squadra in settimana come solo i leader sanno e devono fare.

Il bonus già giocato

Giornate complesse, lunghissime. Una parentesi che i giocatori e gli staff hanno provato a vivere nella concentrazione più totale, isolandosi dal resto di un mondo che prosegue parallelamente in organizzazioni di contorno in attesa del piatto forte. Il Napoli s’è giocato il bonus domenica scorsa al Maradona contro il Genoa, tanto per citare Conte, e dunque per avere la certezza aritmetica del titolo deve conquistare 6 punti tra Parma e Cagliari. A prescindere dalla variabile Inter. Il gruppo, comunque, è blindato, unito e compatto: ieri sono saltati tutti sull’aereo atterrato nel pomeriggio a Bologna, compresi gli indisponibili Buongiorno, Juan Jesus e Lobotka. Un’abitudine inaugurata prima di Monza che ovviamente è stata rispettata anche alla vigilia dell’ultima trasferta della stagione, la più importante.

La forza dei big

Di Lorenzo e Anguissa, dicevamo, sono colonne del vecchio e del nuovo Napoli. Sono il capitano e un altro totem, sono i leader carismatici che sanno cosa dire e come farlo, senza mai tradire l’aplomb che ha garantito loro credibilità e forza all’interno della squadra. Un gruppo di amici, innanzitutto. E non è soltanto un modo di dire: a prescindere dall’assiduità della frequentazione in borghese e da tante cene organizzate nel corso dell’anno, una volta varcata la soglia del centro sportivo sono tutti concentrati sull’obiettivo. È così da sempre. E la capacità prolungata di resistere e reagire a ogni difficoltà che ha caratterizzato la stagione, non ultimo l’infortunio di Lobotka di una settimana fa, non ha fatto altro che confermare la voglia, lo spirito, il coraggio. Il Napoli che lotta per il secondo scudetto in due anni è rinato dalle macerie stupendo anche se stesso: lo sanno tutti, sì, ma è bene ricordarlo.

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